Titolo della conversazione:
Maria, modello di virtù: perché ha visto l’umiltà della sua serva. «Maestra del sacrificio nascosto e silenzioso» (Cammino, n. 509); modello delle virtù che rendono più piacevoli i rapporti familiari: sorridere, ringraziare, accogliere, ascoltare, comprendere, perdonare.
Quali sono i nostri modelli, riferimenti quando pensiamo alle virtù umane e cristiane?
Virtù: gli abiti buoni, le disposizioni, la capacità permanente -più o meno!- di agire rettamente in modo costante, progressivo.
Che tipo di uomini o donne ci vengono in mente quando diciamo che sono virtuosi/e? Come ce li raffiguriamo questi modelli?
Sugli altari? Sì, ma le loro statue sono così distanti da noi, sono
stereotipi, scipiti!
Una certa iconografia ce li fa vedere asceti arcigni, severi, ... Le loro virtù ci sanno di polvere di sacrestia, di aria di chiuso ... Non è vero! I santi non sono così! Basta pensare a san Tommaso Moro, a san Filippo Neri, san Giovanni Bosco ... per citarne qualcuno "Un santo triste è un triste santo" (San Francesco di Sales). San Josèmarìa amava cantare nei moltissimi viaggi in automobile che fece.
Maggio mese dedicato alla Madonna, donna di virtù senza pari! Non la supera nessuno!
Come immaginiamo la Madonna? La vita della Madonna? Sugli altari certamente! Ma ... forse anche un po' inespressiva, sbiadita, angelica, ... le sue statue non ci dicono poi molto di vitalmente vicino.
The Chosen (
https://watch.angelstudios.com/thechosen) non è il Vangelo, sia ben chiaro, ma mi ha aiutato molto.
Creatura in carne ed ossa. Non è nemmeno bellissima, oserei dire che non è neppure bella! Ma il regista le ha dato il tocco della naturalezza, del garbo, della semplicità. Consiglio di vedere l'episodio delle nozze di Cana.
Non ci sono cose "eroiche" in quelle scene. C'è l'amica della madre dello sposo. C'è il garbo, la capacità di ascolto, di sintonia, il sorriso, la battuta, l'attenzione nel sistemare gli addobbi, la confidenza.
Capacità di sorridere, ringraziare, accogliere, ascoltare, comprendere, perdonare.
Penso che, se prendiamo questi verbi come traccia per la nostra crescita, e chiediamo l'aiuto, l'intercessione della Madonna, allora potremo essere quei migliori seminatori di gioia e di pace che san Josemarìa auspicava per i propri figli e per tutti i cristiani.
Seminatori di gioia e pace autentiche.
Allora: sorridere, ringraziare, accogliere, ascoltare, comprendere, perdonare.
San Josèmarìa: Hay que convivir, hay que comprender, hay que disculpar, hay que ser fraternos;
Cammino 463 Più che nel “dare”, la carità consiste nel “comprendere”. —Perciò, cerca una scusante per il tuo prossimo —ne troverai sempre— se hai il dovere di giudicare.
Amici di Dio n. 9:
Un discepolo di Cristo non tratterà mai male nessuno: chiamerà errore l'errore, ma correggerà con affetto chi sta sbagliando: altrimenti, non potrà aiutare, non potrà santificare. Bisogna saper vivere con gli altri, bisogna capire, bisogna scusare, bisogna esercitare la fraternità; e, secondo il consiglio di san Giovanni della Croce, in ogni istante bisogna mettere amore dove non c'è amore, per raccogliere amore [Cfr. S. Giovanni della Croce, Lettera a Maria de la Encarnación, 6-VII-1591], anche nelle circostanze apparentemente insignificanti offerte dal lavoro professionale e dalle relazioni famigliari e sociali. Pertanto, tu e io metteremo a frutto anche le occasioni più banali che ci si presentano, per santificarle, per santificarci e per santificare coloro che condividono i nostri stessi impegni quotidiani, sentendo nella nostra vita il peso dolce e attraente della corredenzione.
Sorridere
La Madonna sorride. In innumerevoli apparizioni Santa Maria si manifesta sorridente ai grandi ('apparizione alle Tre Fontane a Roma) ed ai piccoli, a Juan Diego, a Lourdes, a Fatima ...
E certamente sorride contenta e benevola al vedere i nostri piccoli progressi!
Qual è l'espressione abituale della mia faccia? Serena, severa, ... non bisogna essere innaturali, come il clown col sorriso dipinto sulla faccia
Però essere positivi, non lamentosi, addirittura spiritosi ... con un po' di buona volontà è possibile!
Ringraziare
Questo è facile da fare per semplice educazione, cortesia. Ma se nasce da convinzione è atto meritorio e viene percepito come atto sintonico, sincero. In definitiva nasce dall'umiltà, dall'apprezzare quanto dobbiamo agli altri attorno a noi. Se siamo profondamente centrati su noi stessi, le nostre esigenze, ... non saremo mai capaci di ringraziare ... anzi "l'inferno sono gli altri" potremmo dire con Sartre.
Accogliere
Come Maria avrà accolto Pietro dopo aver negato di conoscere Gesù?
Siamo capaci di accogliere con gioia un amico? Sì, penso di sì ... e di accogliere con gioia la suocera o chi per lei? Addio, pomeriggio o serata rovinata!
Ascoltare
Come Maria santissima avrà ascoltato gl'insegnamenti di Gesù?
Non tanto o solo sentire. E' il famoso mettersi nei panni dell'altro. Non è così facile specialmente se la persona è logorroica, non la smette mai ... Non è un caso che tra le opere di misericordia spirituale la Chiesa mette "sopportare pazientemente le persone moleste"! Quando ci succede qualcosa di simile pensiamo a quanto Dio ci sopporta (barzelletta: san Gennaro fammi la grazia! ...) o quanto ci sopportano gli altri! O crediamo di essere senza difetti?
Comprendere
Santa Maria madre della Chiesa, comprende gli apostoli, che erano così diversi tra loro ed anche litigiosi! Come li avrà uniti, corretti con garbo!
Un episodio significativo:
Nell’agosto del 1932 vennero rinchiusi nel Carcere Modello tre studenti universitari conosciuti da San Josemarίa che avevano partecipato ad un colpo di stato monarchico contro la Repubblica.
In carcere, insieme a questi tre studenti vi erano vari anarchici e San Josemarίa chiese ai suoi amici di trattarli con rispetto e comprensione. Gli raccontavano che a volte giocavano a pallone con loro nel cortile del carcere, logicamente in squadre avversarie. Sentendo ciò, San Josemarίa parlò loro di un’altra logica: la logica della carità; e consigliò loro di giocare mescolati – cosa che fecero - per favorire il rispetto, il perdono e la mutua comprensione, cose che, sorprendentemente, ottennero.
https://opusdei.org/it-it/article/confidava-in-una-soluzione-di-forza/
Perdonare
Certamente la Madonna, ben illuminata dalle parole di Gesù, avrà perdonato pazientemente gli apostoli, i discepoli ...
Basta pensare alla risposta di Gesù alla domanda di Pietro: «Signore, quante volte perdonerò mio fratello se pecca contro di me? Fino a sette volte?»
Quante volte il Signore ci ha perdonato nella confessione?
Passare sopra le inevitabili e piccole stonature nei rapporti. Non legarsele al dito: cahiers de doléances.
Chi è umile è obiettivo, e può quindi vivere nel rispetto e nella comprensione degli altri.
con gli altri: è facile trovare scuse per i difetti degli altri. Di fronte a loro, l'umile non si scandalizza per loro.
Non c'è peccato", scrive sant'Agostino, "nessun crimine commesso da un altro uomo che non sia capace di commettere a causa della mia debolezza, e se non ancora e se non l'ho ancora commesso, è perché Dio, nella sua misericordia, non l'ha permesso e ha e mi ha conservato nel bene". Inoltre, "impareremo anche a scoprire così tante virtù in coloro che ci circondano - ci danno lezioni di lavoro, di abnegazione, di gioia... -, e non ci soffermeremo troppo sui loro difetti; solo quando sarà necessario, per aiutare chi ci circonda, quando è indispensabile, per aiutarli con la correzione fraterna".
Cfr. lettura di Amici di Dio: Le virtù umane
https://it.escrivaworks.org/book/amici_di_dio-capitolo-5.htmn. 74 Una certa mentalità
laicista e altri modi di pensare che potremmo chiamare '
pietisti' coincidono nel non considerare il cristiano come un uomo completo. Per i primi, le esigenze del Vangelo soffocherebbero le qualità umane; per gli altri, la natura decaduta metterebbe in pericolo la purezza della fede. Il risultato è lo stesso: si smarrisce il senso profondo dell'incarnazione di Cristo, si ignora che il Verbo si fece carne, uomo, e venne ad abitare in mezzo a noi (Gv 1, 14).
-- La mia esperienza di uomo, di cristiano e di sacerdote mi insegna tutto il contrario: non esiste cuore, per quanto avviluppato dal peccato, che non nasconda, come brace tra la cenere, un barlume di nobiltà. Tutte le volte che ho bussato a un cuore, a tu per tu, e con la parola di Cristo, ho avuto sempre risposta.
Sulla terra sono molti coloro che non hanno rapporto con Dio; forse sono creature che non hanno avuto l'occasione di ascoltare la parola divina o che l'hanno dimenticata. Ma sovente le loro disposizioni sono umanamente sincere, leali, compassionevoli, oneste. Oso affermare che chi riunisce in sé tali condizioni, non è lontano dall'essere generoso con Dio, perché le
virtù umane sono il fondamento delle virtù soprannaturali.
n. 75

È vero che non bastano le condizioni personali: nessuno si salva senza la grazia di Cristo. Ma quando un uomo conserva e coltiva un principio di rettitudine, Dio gli appianerà il cammino; potrà diventare santo, perché sa vivere da galantuomo.